Dove
Farra d’Alpago (BL), Italy
COME RAGGIUNGERCI
Dall’ autostrada A27 direzione Belluno (11 minuti in auto dall’uscita) :
Uscita Fadalto – Lago di Santa Croce Proseguire direzione Alpago-Cansiglio su SS51 per 2km.
Seguire Cansiglio Alpago su SP 423 per 4,7km fino alla rotonda e prendere uscita Lago di Santa Croce Ufficio turistico.
Dopo 180m svolta a sinistra Ufficio turistico- Sarathei e proseguire oltre l’ufficio turistico fino ai parcheggi della spiaggia.
Arrivo: siamo sul lato sinistro della spiaggia guardando il lago…impossibile sbagliare!
Per chi arriva da Belluno- Ponte nelle Alpi Su ss51 (11 minuti dal bivio per l’autostrada)
Seguire per Zona industriale Paludi Pieve d’Alpago su ss51 per 4,7km fino a bivio “Albergo De March” quindi svolta a sinistra per Farra d’alpago e proseguire per 3,7 km.
Svolta a sinistra Ufficio turistico- Sarathei e proseguire oltre l’ufficio turistico fino ai parcheggi della spiaggia.
Arrivo: siamo sul lato sinistro della spiaggia guardando il lago…impossibile sbagliare!
IL LAGO DI SANTA CROCE
Il lago di Santa Croce è un lago naturale (il cui bacino è stato ampliato artificialmente negli anni trenta) situato in provincia di Belluno, nella zona dell’Alpago, al confine con laprovincia di Treviso.
I principali immissari del lago sono a nord il Canale Cellina, che raccoglie le acque del fiume Piave a Soverzene, e il torrente Tesa. Il lago di Santa Croce ha un solo emissario, il torrente Rai che serve da sicurezza in caso di piene del lago e confluisce nel Piave in località Cadola di Ponte nelle Alpi.
Fino alla metà del secolo XVIII il Lago di Santa Croce non aveva alcun emissario, ma la vicinanza del Bosco del Cansiglio, da cui si traeva gran quantità di legname da costruzione, spinse a scavare il torrente Rai, lungo 7 km, che immetteva nel Piave.
Sul lago si affacciano i centri abitati di Farra d’Alpago a nord, della frazione di Poiatte a est, del paese di Santa Croce del Lago a ovest e della frazione de La Secca a nord. Inoltre, l’intero versante occidentale del lago è attraversato dalla strada statale 51 di Alemagna, che costituiva la principale via di comunicazione tra la provincia di Treviso e la provincia di Belluno prima dell’inaugurazione nel 1995 del tratto Vittorio Veneto-Belluno dell’autostrada A27.
Il Lago di Santa Croce e, più a sud, il Lago Morto rappresentano due esempi di laghi intravallivi formatisi per sbarramento alluvionale, morenico e di frana.
Sulle origini del lago, soprattutto sulla successione temporale degli avvenimenti, e sul ruolo preciso del Fiume Piave nella formazione dell’intera vallata non vi è ancora assoluta chiarezza. Vi è chi, soprattutto tra gli studiosi meno recenti, ritiene che il dirigersi del Piave prima verso il lago di Santa Croce per poi svoltare bruscamente all’altezza di Ponte nelle Alpi verso la Val Belluna, indichi che anticamente questo fiume scendesse verso il mare passando per la Val Lapisina e poi per la Valle del Meschio, passaggio mascherato successivamente dai fenomeni glaciali e di frana.
Ricerche più recenti condotte nella conca di Ponte nelle Alpi e nella Val Lapisina hanno chiarito che le acque del Piave, provenienti dal Cadore, defluirono con continuità verso il Vallone Bellunese e quindi nel Canale di Quero solo dopo il ritiro dei ghiacciai pleistocenici, e precisamente dopo lo sbarramento della Valle di Santa Croce determinato dalla frana di Fadalto.
Gli sport velici
Il Lago di Santa Croce è molto noto tra i windsurfisti e i velisti che escono in località Poiatte (metà lago, lato est) e tra i kiters che escono sulla spiaggia a nord antistante ad un campeggio.
Questo lago è caratterizzato da un vento termico pomeridiano analogo a quello presente sul Lago di Garda, che soffia da sud verso nord dalle prime ore del pomeriggio fino a sera con una intensità variabile tra i 5 e i 10 m/s. Il vento termico sul Lago di Santa Croce generalmente si presenta da primavera a autunno, con maggior intensità nei mesi primaverili ed è generato dalla differenza termica che viene a crearsi tra le montagne sovrastanti l’altopiano dell’Alpago a nord e la Pianura padano-veneta a sud; la particolare conformazione della Val Lapisina a sud del Lago, che viene a restringersi bruscamente in prossimità della Sella del Fadalto sopra il Lago Morto, accentua l’intensità del vento, fenomeno evidentemente provocato da un Effetto Venturi.
Lo specchio d’acqua del Lago di Santa Croce presenta delle caratteristiche zone a maggiore (o minore) intensità di vento dovute alla particolare orografia del Monte Millifret e della Sella del Fadalto a sud, dal quale proviene; generalmente a centro lago vi è presente una zona a minor intensità mentre ai lati ovest (Punta Trifina) e est (località Poiatte), vi possono essere locali rinforzi di notevole intensità anche se questa situazione, talvolta, può risultare del tutto ribaltata. La presenza del vento termico su questo lago è fortemente influenzata (come sugli altri laghi) dalle condizioni meteorologiche di copertura nuvolosa e precipitazioni sulle alture circostanti; generalmente, condizioni di soleggiamento mattutino sull’Alpago, unite ad una certo grado di umidità in pianura, sono garanzia della presenza di un buon vento pomeridiano.
Complessivamente il Lago di Santa Croce, nella logica degli sport velici, può ritenersi un lago adeguatamente ventilato e proprio per questo è meta di un gran numero di appassionati e di sportivi.